Il linguaggio appreso in eta' evolutiva ha costruito delle camere stagne tra gli emisferi cerebrali o tra varie istanze dell'io.
Per riprendere il colloquio interemisferico si potrebbe apprendere un nuovo linguaggio preferibilmente diverso in senso semiotico es. il cinese che, generando nuove classi di significati, possa svuotare gli ingorghi logici prodotti dagli assiomi linguistici.
Scoprire cosi' che puo' esistere l'amore senza l'implicazione dell'amore liturgico, dove uomo non e' chi comanda o necessariamente chi possiede la capacita' fertile del maschio alfa dominante ma chi possiede una visione ed e' disposto a migliorarla condividendola.
Dal linguaggio scaturiscono i comportamenti, da un pessimo linguaggio vengono pessimi comportamenti. L'uomo che "non deve chiedere mai" sara' costretto a perdersi o a riconoscere la sua limitazione linguistica:
Devo scoprire dove mi trovo =>Ah allora mi sono perso! => La mia mappa della realta' e' sbagliata.
La convinzione che la mappa sia il territorio (cosa peraltro scontata nella PNL) porta ad identificare il canale visivo come predominante nell'orientamento temporo-spaziale innescando una serie di incongruenze dal punto di vista pratico. I contorni dell'immagine che osserviamo e' data dalla frequenza che usiamo per vedere. Senza andare sull'esoterico ad es.: l'aura.
Se osservassimo il nostro corpo agli infrarossi noteremmo che i confini del corpo sono piu' espansi, meno determinati, addirittura l'aspetto sarebbe piu' soffice. Se osservassimo invece il corpo ai raggi x sarebbe molto piu' rarefatto, scheletrico addirittura. Una casa sarebbe formata dal graticcio di ferro che si trova immerso dentro al cemento, galleggeremmo sulla terra ed in fondo, dipende dalla conformazione del suolo, scorgeremmo lo strato roccioso come fosse il fondo del mare sul quale stiamo camminando.
Noi invece osserviamo nello spettro della luce visibile che e' poca cosa rispetto allo spettro elettromagnetico nella sua totalita' ed in base a questo squarcio siamo convinti che questa realta' sia la sola ed unica.
Questo bug,difetto,problema a mio parere deriva dall'uso indiscriminato della prima persona dell'indicativo presente che ha sostituito il collettivo tribale noi o la forma passiva si facendo diventare la prima persona una sorta di arma-scudo che spazza via qualsiasi reciprocita' nella coniugazione degli atti conseguenti all'ideazione senso-motoria. Io ti amo in realta' puo' voler dire: Pensala come ti pare ma ho deciso che sarai il s-oggetto delle mie frustrazioni. Oppure ti amo cosi' come sei diventa: Non permettero' che tu cambi i mie punti di riferimento. L'amore e' un'altra cosa.
Come dicevo il problema e' essenzialmente linguistico ed e' la risorsa per gli 'allevatori di uomini'. Se non so bene chi sono, non so bene cosa serve a migliorarmi e se non so bene cosa chiedere in cambio della mia disponibilita' quotidiana (si legge lavoro) allora non rompo troppo le palle e sono una buona mucca/bue.
Lo diro' in un'altra maniera:
Le televisioni sono i mezzi di produzione
Il divano e' il luogo di produzione
Io sono il prodotto finito.
La tecnica di produzione e' essenzialmente linguistica e viene bombardato il sistema visivo per distrarre l'attenzione dall'analisi dei comandi verbali incastonati tra le immagini. Comandi verbali costruiti appunto su quei famosi ingorghi logici di cui scrivevo.
L'analisi ci porterebbe a comprendere che i messaggi sono essenzialmente questi:
Se io non ti aiuto a scegliere non sei trendy (sei una mmerda, senza speranza)
Finche' io ti proteggo non c'e' bisogno di avere paura (trema di paura verme!)
Rendi i tuoi figli migliori di te ( dacceli subito che cosi' li impestiamo molto piu' di come sei impestato tu).