La storia e’ nell’oblio.La storia dell’oblio della prassi.
Nella scuola si impara, lo sanno tutti.
Cosa pero’? a guardare senza essere visti, ad ignorare i problemi degli altri , a farsi i cazzi propri, ad eseguire un soliloquio che organizzera’ come un perfetto maggiordomo le nostre istanze.
istanze: desideri…. necessità…. salienze…. coscienza…. amae(amore passivo)…. amore attivo…. identità…. contiguità…. altro da sè, oltre da sè, spazio, tempo, coscienza, significanti che turbinano in cerca dell'attenzione adatta a comporre la melodia della consapevolezza. l'educazione fa scempio del bagaglio di valori che sfortunatamente non sono ancora personali.
sarà il soliloquio ad escludere/raccogliere/focalizzare ciò che serve al minimo comune multiplo delle aspettative sociali. il soliloquio tendera' (per comodita') a costruire classi di significati per sostituire gli ingombranti significanti. è probabile quindi una situazione di conflitto tra le funzioni di gestione dei valori di riferimento e l'originario scopo per cui erano state adottate: attuare le istanze del se'.
E allora? dov’e' l’oblio? E la prassi? ….mmmmsi andando veloce veloce questo soliloquio si condensa in una lente che precede la visione percettiva: da qui l’ inutilita’ del pensiero creativo o, se vogliamo, lo sforzo tremendo imposto al pensatore creativo; da qui l’oblio nel mare dei luoghi comuni e' un passo. ecco l’oblio della prassi ovvero l’impossibilita’ di vedere e interagire con il mondo senza il filtro del maggiordomo o della mente o del costrutto semantico o della cultura o della fede in favore dell'oblio del se' e dell'impianto cognitivo.
Un'amica direbbe un catarro psichico che si spalma sul Se' per ottundere la prassi originaria.
Quindi la noia della ripetitivita' ed il collezionismo: giocattoli, passatempi,oggetti sempre nuovi in sostituzione di una vita di naturale e continua attenzione.
Io non mi annoio io guardo-ascolto-vibro.
Non mi annoio,
vivo.
osservo da qui,
da dove il tempo non esiste
e mi dispongo a resistere.
R'esistere.Ma non R'exsistere.
RispondiEliminaAnche se meglio di questo sarebbe "agire su più fronti"
agire su più fronti destabilizza l'ingannatore, la parola riacquista sè stessa, gli annodamenti si disciolgono, si può parlare ancora. (Anche se per il momento canticchiamo.)
RispondiEliminae di questo scrivero' in un'altro post
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